E’ “Tenebrae” il film vincitore della sesta edizione del Festival internazionale di etnografia visiva IntimaLente, organizzato dall’Associazione B.R.I.O. col patrocinio della Città di Caserta e il sostegno della Fondazione Mario Diana.
L’opera, un cortometraggio dell’architetto Pasquale Palmieri impreziosito dalle musiche originali di Dylan Iuliano, ha vinto per la sezione “visti da vicino, visti da lontano” ed è stata presentata e premiata il 13 gennaio scorso alla libreria “Il Bibliofilo” di San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento.
In meno di 6 minuti, il corto riesce a immergere lo spettatore nel fiume di emozioni, preghiere, sentimenti e voci di ben 250 donne che partecipano alla processione della Desolata a Canosa di Puglia, il Sabato Santo. Oltre duecento donne velate che intonano una versione particolare dell’Inno “Stabat Mater” di Jacopone da Todi. A rendere ancor più solenne – e allo stesso tempo realistica e coinvolgente – l’atmosfera sono le musiche create proprio per l’occasione dal compositore sannita Iuliano: un mix di sonorità e voci.
“Non è un caso se tra le tante opere in gara abbiamo scelto proprio Tenebrae – sottolinea Aldo Colucciello, dell’Associazione B.R.I.O, in Giuria con Pasquale Corrado e Augusto Ferraiuolo -. Le ragioni sono tante ma il motivo principale è che il corto offre allo spettatore una lettura molto particolare della Settimana Santa, così come si svolge a Canosa, e lo fa trattando un tema prettamente etnografico con originalità, riuscendo a descrivere con maestria il pathos di uno dei momenti topici del film. Ma la vera particolarità è che Palmieri, che ha curato regia, fotografia e montaggio, sia riuscito a concentrare un momento così forte in meno di sei minuti, dopo aver “studiato” il rito per ben tre anni consecutivi. Con maestria ha deciso cosa tagliare e cosa inserire, lasciandosi guidare dal canto delle donne velate e dalle musiche, che rappresentano la centralità in questo contesto”.
Vincitore per la sezione “racconti fotografici” è Pedro Tec con il suo lavoro “MAYAN WOMEN”.
Tra i numerosi riconoscimenti, una menzione speciale è stata assegnata a Ennio Montenigro per il suo racconto fotografico dedicato alla Vergine di Guadalupe e intitolato “Bailando para la Virgen”.