“La testimonianza in prima persona dell’Autore approfondisce il tema sul senso del lavoro come vocazione e come espressione della dignità della persona, che partecipa alla creazione di Dio, promuove se stessa e la società. La storia personale è particolarmente significativa se si tiene conto del contesto in cui opera l’Autore: Caserta, una terra dove la gestione dei rifiuti è una continua emergenza e dove suo padre è stato ucciso dalla camorra”.
Sfogliando il secondo numero della Rivista di Scienze dell’Educazione edita dalla Pontificia Facoltà Auxilium di Roma colpiscono questi righi di presentazione e ringraziamento.
L’autore di cui si parla è Antonio Diana – Presidente della D&D Holding e Presidente della Fondazione Mario Diana Onlus – e la testimonianza a cui accenna il giornalista è la sintesi dell’intervento che ha proposto il 5 novembre scorso al Corso interdisciplinare promosso dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium sul tema: “Il lavoro umano tra ricerca di senso, nuove competenze e occupabilità”.
Oltre a proporre il suo discorso integrale, i redattori si soffermano a evidenziare l’impegno profuso e i valori difesi per riuscire a coniugare – in un territorio da tutti considerato difficile e in un settore malvisto – impresa, lavoro, dignità della persona, legalità, tutela dell’ambiente e sostenibilità.
Per molti un’utopia, per Antonio Diana una missione portata avanti con coraggio – «tra preoccupazioni, fatica, dispiaceri e scelte» – con la speranza di far emergere “La dimensione umana del lavoro”.
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