David Ferrell Harrison II è un ragazzo di 21 anni, originario di Vicenza, con una grande passione per tutto ciò che ruota intorno ai computer e alle tecnologie, una passione maturata durante il primo anno di università e che sta prendendo sempre più spazio nella sua vita.
Lo scorso anno David ha partecipato alla Summer School World PROMETEO World della Fondazione Mario Diana tenutasi presso il Centro di Ricerca Sbarro Health Research Organization di Philadelphia (USA), dal 15 luglio al 10 agosto 2017. Tre intense settimane tra studio, ricerca e progettazione per realizzare un prototipo di gioco virtuale teso a sensibilizzare i cittadini sui temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, coadiuvati dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma. “É stata un’esperienza assolutamente formativa – dichiara David – che mi ha fatto capire con certezza che questa è la strada che voglio percorrere in ambito accademico e successivamente in quello lavorativo. Il mondo delle tecnologie a servizio dell’uomo mi affascina e il mio desiderio è appunto quello di lavorare in questo campo. Ringrazio, quindi, la Fondazione che mi ha dato l’opportunità di vivere questa grande esperienza negli Stati Uniti”.
Grazie alla Summer School, David ha potuto arricchire il suo bagaglio personale sia da un punto di formativo ma anche da un punto di vista delle relazioni umane. Soprattutto, ha avuto modo di acquisire consapevolezza e capacità tecniche necessarie a superare la fase di selezione e accedere alla prestigiosa Laurea magistrale dell’Università di Trento in Human-Computer Interaction.
La struttura didattica di riferimento del corso di studio, interamente in lingua inglese, è il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, un corso interdipartimentale con il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione. Per accedere ai 30 posti disponibili (10 corsisti italiani e i restanti riservati a studenti non UE soggiornanti all’esteri) David ha dovuto superare una dura fase di selezione per titoli. “Stavo facendo delle ricerche in rete per trovare qualcosa di interessante in Europa nel campo della formazione universitaria – continua David – e quasi senza volerlo mi sono imbattuto nel corso di laurea proposto dall’Università di Trento. Ho pensato che sarebbe stato davvero interessante entrare a far parte di questo corso anche perché in futuro vorrei portare il mio contributo alla crescita dell’Italia e studiare proprio qui, con altri ragazzi provenienti da tutta Europa, è una grande opportunità”.
Dadiv, seppur appena ventunenne, ha le idee ben chiare sul proprio futuro e soprattutto ha le idee ben chiare su come sia riuscito a entrare nel corso in Human-Computer Interaction. “Credo che la partecipazione alla Summer School dello scorso anno abbia contribuito in maniera fondamentale alla mia selezione al corso magistrale dell’Università di Trento. Alla base di entrambe le esperienze c’è il desiderio di capire come la mente umana funziona nella società odierna e sviluppare di conseguenza delle tecnologie che permettano di rendere migliore la vita a quanta più gente possibile. Lo scopo del gioco su cui abbiamo lavorato negli Stati Uniti va oltre il gioco stesso, è un tentativo di migliorare la qualità della vita partendo dalla sostenibilità ambientale. Sono sicuro di ritrovare questi stimoli anche nel mio nuovo percorso accademico che partirà a settembre prossimo”.
Non resta, quindi, che augurare a David un grande “in bocca in lupo” per questa sua nuova esperienza, con la speranza che le iniziative della Fondazione Mario Diana nell’ambito di PROMETEO possano contribuire anche quest’anno alla crescita personale e formativa di più ragazzi e ragazze possibile.
La foto in copertina è di Antonella De March