Raffaella Bencivenga, Luca Manicardi, Francesco Trimarco, Flavio Tomassi ed Elisa Bozza sono partiti questa mattina, intorno alle 12, dall’aeroporto di Fiumicino di Roma. Dopo un viaggio di circa 10 ore, atterreranno al Philadelphia International Airport della Pennsylvania, dove inizierà la loro avventura negli Stati Uniti D’America.
I cinque studenti sono gli assegnatari delle borse di studio Prometeo_World promosse dalla Fondazione Mario Diana Onlus in collaborazione con la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma. Selezionati dopo un colloquio individuale e una serie di attività di team building durante la giornata del 13 marzo scorso, gli studenti parteciperanno ad una Summer School di tre settimane presso il Centro di Ricerca S.H.R.O. (Sbarro Health Research Organization) di Philadelphia. Avranno così la possibilità di prendere parte allo sviluppo del gioco virtuale “Make It Green”, sul tema della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, continuando in particolare il lavoro e la ricerca iniziati lo scorso anno dagli studenti della Summer School del 2017. A guidarli in questa esperienza oltre oceano Suor Alessandra Smerilli, Docente di Economia Politica della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium, che accompagnerà gli studenti in queste tre intense settimane tra studio, ricerca e prove pratiche.
Giunta alla seconda edizione, la Summer School di Philadelphia si inserisce nell’ambito del progetto Prometeo, strumento pensato dalla Fondazione Mario Diana per accompagnare giovani di talento nel loro iter formativo e professionale, nell’ottica di acquisire specifiche competenze del lifelong learning. Cuore del progetto è lo sviluppo della versione beta del gioco virtuale denominato “Make It Green”, immaginato per sensibilizzare la società sui temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare. I partecipanti avranno, così, la possibilità di vivere un’esperienza unica nel campo della ricerca applicata e dell’innovazione e comprendere le proprie capacità di adattamento e di confronto con il mondo economico e sociale, le realtà formative, le Università e i Centri di ricerca di Philadelphia. Durante la permanenza a Philadelphia sono previste, infatti, diverse visite a imprese e Istituzioni attive nel campo della ricerca e della formazione.
Prima della partenza, abbiamo raccolto le impressioni di Elisa Bozza e di Francesco Trimarco. Ad entrambi abbiamo chiesto che tipo di sensazioni avvertivano a poche ore dall’inizio di questa magnifica esperienza.
“Prima di partire per un viaggio come questo mi sento piena di aspettativa – racconta Elisa – Il batticuore comanda, aggrovigliati da un miscuglio di sensazione di felicità, agitazione e di trepidazione. Come dice Anne Carson: “L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso”.
“È quasi arrivato il giorno della partenza. Ci siamo, come sempre in affanno per poter fare le ultime cose e salutare i propri amici e parenti. Perché ridursi all’ultimo momento utile è uno stile di vita, una sfida perenne contro il tempo – ci spiega un davvero emozionato Francesco – Stavolta ancora di più, perché il viaggio che ci apprestiamo a fare è quello di una vita, quello che ognuno di noi sogna di fare un giorno. Inaspettatamente sta accadendo e l’ansia pre-partenza è ai massimi livelli, sintomo che qualcosa di importante sta accadendo. Si parte con la solita carica di entusiasmo e voglia di fare, cercando di sfruttare al meglio questa enorme occasione. America, we’re coming!”.